Adromischus Crisatus

Adromischus Crisatus

Adromischus Crisatus

La famiglia dell’Adromischus include numerosissime specie che presentano foglie particolari, spesso con delle macchie color porpora e il margine curiosamente ondulato.Il genere comprende circa trenta specie ed il nome deriva dal greco adros (abbondante) e mischòis (stelo).  Hanno foglie ovali molto carnose, di colore verde chiaro o verde grigio e  presentano il bordo esterno ondulato.

L’Adromischus Cristatus è una delle specie più facili da coltivare ed è indicato anche per chi non ha il “pollice verde” poiché sopporta eventuali errori di coltivazione, fatali, invece, per altre varietà. Presenta fiori tubolari di colore bianco con macchie rossastre e la fioritura migliora dalla luce intensa. Le foglie sono carnose e leggermente ondulate, e le varietà di Adromischus Cristatus sono differenti tra loro a seconda della tonalità di verde. In genere vanno dal verde scuro fino al verde-giallo come nel caso del genere dell’Adromischus cristatus v.zeyheri che si distingue dalle altre varietà per la presenza di peli sulle foglie, che, in questo caso sonno appiattite e non striate.

Il consiglio dell’esperto è di fare attenzione che questa pianta è spesso attaccata da un fungo che secca e fa cadere le foglie ed è consigliabile bruciare quelle colpite.

Come curare Adromischus Crisatus

  • Esposizione

    Un soleggiato davanzale è spesso il punto di partenza per iniziare una collezione di piante grasse. Si adattano bene a condizioni d’illuminazione estremamente innaturali, alle correnti d’aria e agli sbalzi di temperatura, è tuttavia sconsigliabile riporle sopra ai radiatori. In estate possono essere trasferite all’aperto, ma vanno riposte all’interno all’inizio del freddo.

  • Annaffiature

    Non hanno bisogno di molta acqua. Durante l’inverno le annaffiature si riducono a una due volte il mese, mentre in primavera e in estate una volta ogni sette dieci giorni. La quantità d’acqua da distribuire deve generalmente bagnare in modo uniforme tutta la terra senza però ristagnare. Il procedimento migliore consiste nel bagnare la terra direttamente dall’alto.

  • Concimazione

    Esistono in commercio fertilizzanti appositamente studiati per la concimazione delle piante grasse. In generale la concimazione si rende necessaria una due volte l’anno nelle dosi consigliate dal prodotto.

  • Temperatura

    Essendo per lo più originarie di paesi molto caldi, prediligono il caldo piuttosto che il freddo, anche se non hanno dimostrato particolari problemi di adattamento, anzi ci sono lacune varietà in grado di sopportare periodi, seppur brevi, di gelo. In linea di massima comunque le piante grasse vegetano bene con temperature intorno ai 20°C.

  • Rinvaso

    La crescita è piuttosto lenta quindi il rinvaso va fatto solamente quando le dimensioni della pianta superano quelle del vaso.

  • Terricco

    Le piante grasse non hanno particolari esigenze di terreno. In ogni caso è consigliabile un terreno poroso e ben drenato, vanno quindi bene i terreni tendenti al sabbioso.

  • Pulizia

    Pulire le piante grasse con un panno umido una volta al mese.

  • Patologie

    Possono essere attaccate da cocciniglia o marciume per eccesso di acqua.